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martedì 18 settembre 2007

Il Grillo parlante.


Pinocchio è una delle favole più belle ed istruttive che siano mai state scritte.
Grazie Collodi per avercela regalata. Ci fa ridere, piangere e riflettere allo stesso tempo.
Il primo libro che mi fu regalato fu proprio “Pinocchio”, lo tengo come una specie di reliquia perché ci sta la dedica di mio nonno, il grande tesoro della sottoscritta.
In questa dedica c’è scritto di andare sempre dritto per la propria strada senza mai dar retta a chi vuol portare fuori strada.
Lo lessi con passione, avevo quasi sei anni, ma leggevo e scrivevo, mio nonno era un insegnante e nel pomeriggio si dedicava solo a me.
Ora neanche a farlo di proposito, una delle parti che mi colpì di più fu proprio, la morte del grillo parlante, schiacciato da ciò che gli tirò contro Pinocchio.
Pensai: che cattivo che è Pinocchio! Uccidere un povero grillo!
Non riuscivo a capire che il grillo, parlando in quel modo aveva rotto le scatole al povero burattino, immaturo e tanto pieno di se da credere che nessuno poteva dargli consigli saggi.
Torniamo ai giorni nostri. Beppe Grillo, può essere definito il grillo parlante della politica?
Ma per cortesia! Si chiamerà anche “Grillo” ma, secondo me la parte del pinocchio la fa lui.
Insomma sì, sta mirando a qualcosa. Si vuol rifare su quello che gli è successo anni fa?
Il cacciato vuol diventare “cacciatore” e non c’è peggio di una belva inferocita che cerca vendetta. Una cosa, purtroppo, è vera, secondo me, in altre parole, che Grillo ha la capacità di intrattenere le folle. Provate a fare il paragone tra un comizio di un qualsiasi grosso politico ed una sua esibizione in qualsiasi Piazza d’Italia. Il paragone non regge! Per il politico, la gente se ha da stare al mare, ci resta; per il Grillo s’imbellettano tutti e via a ridere insieme al comico che vuole smuovere le masse.
Le Masse, che parolone! Inconsciamente, ho utilizzato la “M” e non la “m”!
Per me le Masse sono importanti e da rispettare, Grillo le rispetta o le buggera con la sua maestria da saltimbanco? Insomma vuol prendere la gente per il naso? Se così fosse, scusate, ma cosa, eventualmente, potrebbe cambiare?
Un bel nulla! Ognuno di noi è bravo a fare il prestigiatore. Berlusconi, agitava la mano destra e intanto afferrava con la sinistra, Prodi sta usando tutte le mani possibili per fare un bel polpettone che sa di matrimonio in crisi, già prima della cerimonia e Grillo usa la sua arte oratoria da comico incallito.
Non saprei davvero chi dei tre mi fa ridere, anche perché in realtà mi fanno piangere. Piangere per tutta quella gente che grida un silenzioso aiuto, pronti ad aggrapparsi ormai a tutto ciò che galleggia.
Sinceramente preferisco annegare tra le onde del profondo mare.

Alla prossima ...

A.S.

9 commenti:

Rampo ha detto...

Ti diro', forse per la prima volta dissento da quello che dici: a me Grillo piace, bada al sodo, all'energia che costa, alle telefonate - che costano -, alla schifo che ci governa e al doppio schifo che controlla con la moneta chi ci governa. Non so. Mi fido di lui, del suo essere diretto, della sua parola popolare e della sua attenzione al mondo che ci circonda. Certo e' un comico. Lo dice anche per farci ridere, ma, secondo me, lo dice anche per portare alle folle le sue riflessioni. A me piace un sacco poi il suo modo di approfondire. Magari sbaglia ogni tanto, pero' belin, e' su un palco: e' chiaro che i suoi errori -umani- come le sue crociate vengano amplificati. Io non lo trovo populista, lo trovo molto dalla parte del popolo.

Grazia ha detto...

...ancora una volta la casetta accanto è andata in tilt...non visualizza i commenti perciò eccomi a comunicarti il grande evento mediatico scatenato da uno tsumani di nome a.s.:-)))ho appena controllato la redazione del quotidiano on line...sai in quanti sono ???? :-)))))) in 12!!!!!! che hai combinato??? dove hai nascosto tutti gli altri??? ahahhahahaha ti hanno seguita a rotta???
:-)))))))

Anonimo ha detto...

Credo proprio di sì! Defezione in massa:-))))))!
Fè aveva detto bene:-))! Oggi mi metterò in contatto con il giornale del paese, vediamo se mi pigliano loro per 18 mesi, tempo necessario affinchè possa iscrivermi all'ordine dei pubblicisti!
Che pelotas:-))))))))))

Anonimo ha detto...

a me beppe fa ridere, non piangere, ma sono anche io perplesso sulla sua "beatificazione".

tutto quello che avevo da dire su di lui l'ho già cmq scritto in questo mio post.

personalmente dietro le sue azioni non vedo tanto un moto di vendetta, come lo vedi tu, pur essendo plausibile. ci vedo soprattutto un tornaconto personale molto forte (in termini di immagine e popolarità, che è quello di cui campa), che non può che essere definito un forte conflitto di interessi...come quelli contro cui tante volte si è scagliato in passato...ma quelli erano i conflitti degli altri, i suoi sono "intoccabili"

Anonimo ha detto...

Abbiamo perso tutti il punto. Sappiamo tutti cosa non va, ma non siamo in grado di dire cosa va.
Dobbiamo riflettere sull'alternativa e proporre l'alternativa. Non dobbiamo limitarci ad attaccare il presente, dobbiamo scrivere il futuro.

Anonimo ha detto...

Mi associo a tutto ciò che ha già scritto Rampo,su Grillo.
A me Grillo piace molto,perchè mette in risalto i problemi comuni a tutti noi,e spesso ho capito "certi meccanismi"grazie a lui.
Inoltre parla in un modo comprensibile a tutti,non come certi politici che spesso non si capiscono nemmeno tra di loro !!
Piuttosto che ascoltare un politico che quasi non capisco cosa dice e dove vuole arrivare,preferisco fare altro.
Ma se c'è Grillo,preferisco ascoltare lui.
Forse la maggior parte degli italiani segue questo raginamento e agisce di conseguenza.
Un abbraccio faraluna

Anonimo ha detto...

Grillo, come comico, ha una certa "verve", è dissacrante, e questo lo rende anche simpatico. Pure il suo impegno ecologista, per quanto sconclusionato e, spesso, mal consigliato, ha un suo fascino e può servire, se non altro, a contrastare la filosofia dello spreco selvaggio, fatta su misura di un neoliberismo incapace di autocritica e di visioni prospettiche diverse dal profitto fine a se stesso. Ovviamente a tutto questo c'è un però. Il però è che la vita sociale è politica, la vita quotidiana è politica, sono politica i contratti, gli affitti, i trasporti, la giustizia, la sicurezza e insomma tutto. La politica ha bisogno di persone che agiscano secondo un disegno della società che comprenda tutti gli interessi e le spinte che le stanno dentro, senza prevaricazioni. Un disegno qualunquista (mi si perdoni la parola abusata ma è quella giusta) come quello prospettato da Grillo risponde ad una logica pragmatista che non ha possibilità di sviluppo e finirebbe col consegnare il Paese in mano a forze di tipo autoritario ed antidemocratico, travolgendo decenni di sviluppo civile.
Julien

Anonimo ha detto...

Il suo commento mi piace moltissimo.
Lo trovo attento e profondo. Condivido con Lei sul termine "qualunquismo" e a cosa potrebbe portare.
Sarà sempre il benvenuto su questo blog:-)
Un caro saluto

freesud ha detto...

Secondo me Grillo è un fattore molto positivo per la politica italiana. Ha portato la questione morale come priorità nazionale. Ha bucato la monotonia della Casta e la loro arroganza. Ha messo sotto gli occhi di tutti lo sfascio italiano e il consociativismo nascosto. perchè parliamoci chiaro simo governati dal centro e basta sia che vince lo psiconano o valium. La classe dirigente italiana sia in politica che in economia è composta dalla stessa gente sempre. In molti casi pluricondannati. E' democratico un paese che oscura mediaticamente e politicamente una
manifestazione che l'indomani porta un milione di persone in piazza? Quì c'è una commistione molto pericolosa tra informazione e politica. Dopo Grillo si vedrà... siamo così in basso che sarà davvero molto difficile cadere + giù. Riguardo a pericoli di terrorismo o derive fasciste penso che il "grillismo" sia una valvola di sfogo che contribuisce ad impedire il riformarsi di gruppi armati. Gli ingredienti per un ritorno forte del terrorismo c'erano già tutti...

Un saluto

freesud

www.riberaonline.blogspot.com