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Questo Blog lo dedico a Giorgiana Masi e Francesco Lo Russo

"Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.” J.O.
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Là, dove la gente scappa per paura della guerra, arriviamo noi a salvare vite umane!
Sosteniamo Emergency : c/c postale intestato a Emergency n° 28426203 Dall'1 al 31 ottobre invia un sms al 48587 per sostenere il centro SALAM di Cardiochirurgia.

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...non ho dimenticato Stalin!

Per lui sei importante: Non abbandonarlo MAI!

martedì 23 ottobre 2007

Comunicato dell'EZLN del 14 ottobre 2007



PAROLE DELLA COMMISSIONE SESTA DELL’EZLN A CHIUSURA DELL’INCONTRO DEI POPOLI INDIOS D’AMERICA
14 Ottobre 2007

Autorità tradizionali della Tribù Yaqui di Vicam
Leader, rappresentanti, delegati, autorità dei popoli originari d'America presenti in questo Primo Incontro dei Popoli Indios d'America
Uomini e donne, bambini ed anziani della Tribù Yaqui
Osservatori ed osservatrici del Messico e del Mondo
Lavoratrici e lavoratori dei mezzi di comunicazione

Sorelle e fratelli

Grandi sono le parole ascoltate in questo incontro.

Grandi sono i cuori che hanno partorito queste parole.

Il dolore dei nostri popoli è stato raccontato da chi lo subisce da 515 anni.

La sottrazione ed il furto di terre e risorse naturali, ma ora con i nuovi abiti della "modernità", del "progresso", della "civiltà", della "globalizzazione".

Lo sfruttamento di centinaia di migliaia di uomini, donne, bambini ed anziani, che riproducono i tempi ed i metodi delle encomiendas e delle grandi haciendas dell'epoca in cui le corone d'Europa si imponevano a ferro e fuoco.

La repressione con la quale eserciti, poliziotti e paramilitari rispondono alle rivendicazioni di giustizia della nostra gente, come quella che le truppe dei conquistadores usavano per annientare intere popolazioni.

Il disprezzo che riceviamo per il nostro colore, la nostra lingua, il nostro modo di vestire, i nostri canti e balli, le nostre credenze, la nostra cultura, la nostra storia, allo stesso modo di 500 anni fa, quando si discuteva se eravamo animali da addomesticare o bestie feroci da annichilire, e si riferivano a noi come inferiori.

Le 4 ruote della carrozza del denaro, per usare le parole dello Yaqui, ripercorrono la strada fatta del sangue e del dolore dei popoli indios del continente.

Come prima, come 515 anni fa, come 200 anni fa, come 100 anni fa.

Tuttavia, qualcosa è cambiato.

Mai la distruzione era stata così grande ed irrimediabile.

Mai era stata così grande ed incontrollabile la brutalità contro terre e persone.

E mai era stata così grande la stupidità dei malgoverni che subiscono i nostri paesi.

Perché quello che stanno uccidendo è la terra, la natura, il mondo.

Senza logica di tempo e luogo, terremoti catastrofici, siccità, uragani, inondazioni si susseguono su tutto il pianeta.

E dicono che sono catastrofi naturali, quando in realtà sono state provocate, con accurata stupidità, dalle grandi corporazioni multinazionali e dai governi al loro servizio nei nostri paesi.

Il fragile equilibrio della natura che ha permesso al mondo di andare avanti per milioni di anni, sta per rompersi di nuovo ma ora definitivamente.

E in alto non fanno niente, se non dichiarazioni ai mezzi di comunicazione e formare inutili commissioni.

I falsi capi, i malgoverni, sono idioti che adorano gli anelli della catena che li soggioga.

Ogni volta che un governo riceve un prestito dal capitale finanziario internazionale, lo mostra come un trionfo, lo pubblicizza su giornali, riviste, in radio e televisione.

I nostri attuali governi sono gli unici, in tutta la storia, che festeggiano la loro schiavitú, la ringraziano e la benedicono.

E si dice che è democrazia il fatto che il Comando della distruzione sia a disposizione di partiti politici e caudillos.

"Democrazia Elettorale" è come i prepotenti chiamano la lotta per entrare nell'affare di vendere la dignità e portare avanti la catastrofe mondiale.

Là in alto, con i governi, non c'è speranza alcuna.

Né per i nostri popoli indios, né per i lavoratori della campagna e della città, né per la natura.

E per accompagnare questa guerra contro l'umanità, si è costruita una gigantesca bugia.

Ci dicono, ci ripetono, ci insegnano, ci impongono, che il mondo ha percorso la sua storia per arrivare dove siamo ora, affinché comandi il denaro, quelli in alto vincano e noi, che siamo il colore della terra, perdiamo.

La monarchia del denaro si presenta, così, come il culmine dei tempi, il fine della storia, la realizzazione dell'umanità.

Nelle scuole, sui mezzi di comunicazione, negli istituti di ricerca, nei libri, la grande bugia riaggiusta la storia e ciò che ha fra le mani: il luogo e il tempo, cioè, la geografia ed il calendario.

In queste terre, che chiamarono "nuovo mondo", loro ci imposero la loro geografia.

Da allora ci fu un "nord", un "sud", un "oriente" ed un "occidente", accompagnati da segni di potere e barbarie.

I 7 punti cardinali dei nostri antenati (sopra, sotto, davanti, dietro, un lato, un altro lato ed il centro) furono dimenticati e al loro posto arrivò la geografia dell'alto con le sue divisioni, le frontiere, i passaporti, le green cards, la minuteman, la migra, i muri ai confini.

Imposero anche il loro calendario: in alto i giorni di riposo e benessere, in basso i giorni di disperazione e morte.

E celebrano ogni 12 ottobre "il giorno della scoperta dell'America", quando in realtà è la data dell'inizio della guerra più lunga della storia dell'umanità, una guerra che dura ormai da 515 anni e che ha come obbiettivo la conquista dei nostri territori e lo sterminio del nostro sangue.

Insieme a questo profondo e diffuso dolore, è stata citata anche la ribellione del nostro sangue, l'orgoglio della nostra cultura, l'esperienza nella resistenza, la saggezza di nostri vecchi.

In questo Incontro si è guardato indietro e lontano.

La memoria è stata il filo invisibile che unisce i nostri popoli, così come le montagne che corrono lungo tutto il continente ricamano queste terre.

Quello che alcuni chiamano "sogno", "utopia", "impossibile", "bei desideri", "delirio", "pazzia", si è sentito qui, nella terra dello Yaqui, con un altro tono, con un altro destino.

E c'è un nome per ciò di cui parliamo ed ascoltiamo in tante lingue, tempi e modi.

C'è una parola che viene dall'origine stessa dell'umanità, e che segna e definisce le lotte degli uomini e delle donne di tutti gli angoli del pianeta.

Questa parola è "LIBERTÀ".

È quello che vogliamo come popoli, nazioni e tribù originarie: LIBERTÀ.

E la libertà non è completa senza la giustizia e senza la democrazia.

E non può esserci niente di tutto questo nel furto, nel saccheggio e nella distruzione dei nostri territori, della nostra cultura, della nostra gente.

Un mondo senza prepotenti, questo è quanto che sembra impossibile che riescano ad immaginare le persone, oggi.

Come se la terra avesse avuto da sempre chi impone il suo potere su di lei e su chi la lavora; come se il mondo non possa mai essere giusto.

Sono i popoli originari che guardano al loro passato, che conservano e preservano la loro memoria, quelli che sanno che è possibile un mondo senza Dominatore né dominati, un mondo senza capitale, un mondo migliore.

Perché quando innalziamo a bandiera il nostro passato, la nostra storia, la nostra memoria, non vogliamo ritornare al passato, ma costruire un futuro degno, umano.

Incontrarci è la conquista principale di questa riunione.

C'è ancora molto da fare, discutere, concordare, lottare. Ma questo primo passo sarà un vento fresco per il dolore del colore che siamo noi del colore della terra.

Nel calendario che cominciamo a percorrere, nella geografia che concordiamo, continua una gigantesca sovversione.

Per i suoi modi e mezzi non ci sono manuali, ricettari, dirigenti di scrivania e d'accademia.

Invece, c'è l'esperienza dei popoli originari, ma ora con l'appoggio e la decisione dei lavoratori della città e della campagna, dei giovani, delle persone adulte, degli altri amori, dei bambini e delle bambine; di tutte e tutti quelli che sanno che per il mondo non ci sarà un'altra opportunità se questa guerra la vinceranno quelli che stanno in alto.

La ribellione che scuoterà il continente non ripercorrerà le strade e le tappe delle precedenti che cambiarono la storia: sarà un'altra.

Quindi, quando cesserà il vento che saremo, il mondo non avrà terminato il suo lungo cammino e ci sarà l'opportunità di fare con tutte, con tutti, un domani dove ci siano tutti i colori.

A quel tempo del calendario che faremo, in quel luogo della nuova geografia che realizzeremo, la luna cambierà lo sguardo con cui nasce e sarà di nuovo il sorriso che annuncia l'incontro della luce e dell'ombra.

Da Vicam, Sonora, Messico
Subcomandante Insurgente Marcos
Messico, Ottobre 2007

(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

giovedì 11 ottobre 2007

Sostieni il Centro Salam

Carissimi amici,

ormai ci conosciamo un pò tutti e sappiamo che il 98% di noi ha un cuore grande e aperto ad aiutare chi è in difficoltà.

Come volontaria di Emergency sento il dovere di trasmettere questo messaggio, certa che darete una mano anche voi a far crescere il Centro Salam di cardiochirurgia.


Lei è Sunia, giovane ragazza sudanese, che se non fosse stato per l'aiuto che tutti noi le abbiamo dato, adesso non sarebbe viva. Guardate invece il suo sorriso, fantastico vero?

Seguite le indicazioni scritte sulla cartolina e possibilmente fate passaparola.

Tutti i bimbi, le donne, gli anziani, che nel mondo hanno difficoltà, urlano NO ALLA GUERRA.

Tutti noi urliamo ai padroni del mondo: NO ALLA GUERRA!



Per ogni informazione e se desiderate visitare virtualmente il Centro Salam www.emergency.it

Bacioni x tutti

lunedì 8 ottobre 2007

Il Che...ultima puntata.

Oggi è l’8 di ottobre, giornata in cui, quarant’anni fa, Ernesto Guevara, il CHE, veniva catturato nella foresta Boliviana.
Tradito, come sono traditi tutti quelli che sono temuti per la loro capacità d’amare.
Chi ama, diventa sempre un pericolo, perché nessuno può fermare la loro avanzata verso la meta. Chi ama, non vede difficoltà, supera con coraggio tutto, quindi diventa un pericolo agli occhi, di chi, l’amore è sinonimo di grandezza.
Solo con il tradimento si può fermare l’amore, ma la storia c’insegna che alla fine, anche un atto aberrante, può essere inutile. Si può togliere la vita ad un uomo, ma i suoi Ideali ed il suo Amore, resteranno sempre, per sempre.
Qualcuno circa duemila anni fa, tradì il Cristo per trenta denari.
Qualcuno, quarant’anni fa, tradì il Che e per molti dollari lo vendette alla CIA.
Questo qualcuno, lo si può identificare nella persona di Ciro Bustos, che insieme a Régis Debray, furono catturati pochi giorni prima di Guevara. Il primo aveva avuto incarichi molto importanti all’interno dell’organizzazione guerrigliera. Il secondo era solo un messaggero tra i guerriglieri e Cuba.
Non so se qualcuno di voi ha visto mai in faccia Bustos, ma ha davvero gli occhi del “GIUDA”.
I due agenti della Cia, che prima catturarono i due di cui sopra e che poi, a causa del tradimento di Bustos, fecero prigioniero il Che, erano Felix Rodriguez e Gustavo Villaldo Sempera.
Rodriguez, oltre al suo impegno con la Cia, aveva un odio personale e profondo nei confronti del comandante Guevara. Questo perché era figlio di un’agiata famiglia cubana e nipote del ministro dei Lavori Pubblici sotto il governo di Batista. Con la presa dell’Avana era stato, quindi, costretto a lasciare Cuba.
Rodriguez possiede ancora oggi, una collezione macabra dei resti del Che.
Villaldo, fu proprio lui a rivelare a Jorge Castaneda, che era stato Bustos a rivelare il luogo dell’accampamento dove si trovava il Che.
L’8 ottobre, il Che viene catturato e portato al villaggio La Higuera.
L’indomani mattina già moltissime radio annunciano la sua morte, ma in realtà verrà ucciso solo dopo le tredici.
Mario Téran, un sergente, si dice ubriaco, fu incaricato, o si offrì volontario, non si sa bene, per uccidere il Che.
Gli fu detto di non sparare al volto per, eventualmente, poter simulare una morte in combattimento.
Tèran a quanto pare esitò più di una volta e bevve molto prima di portare a termine l’ordine.
Secondo la leggenda, le ultime parole del Che furono: “Spara, codardo, Stai uccidendo solo un uomo” (n.d.a.). Dopo il primo colpo, il Comandante cadde mordendo i lacci che gli legavano le mani, per non urlare il dolore che provava, poi un’altro colpo ed uno ancora, infine il colpo di grazia.
Questo accadeva il 9 ottobre 1967, quando Ernesto Guevara de la Serna, detto “Che”, aveva soltanto trentanove anni.
Ma la storia, continua, il Che è sempre con noi!

venerdì 5 ottobre 2007

Bush: Il Killer più potente del mondo!


Mi verrebbe da aprire questo articolo con qualche imprecazione del tipo: beep, beeeeeeeeep, beeeeeeeeeeeeep...mortacci sua e de su nonno che era pure il padre di suo padre George the first!
Ok mi do una calmata, almeno cerco di darmela, cominciando a dire che Mr. George W. Bush è il killer più potente del mondo.
Perchè? Semplicissimo, uccide milioni di povera gente e nessuno gli dice nulla, tanto è solo il Presidente degli Usa.
Non gli bastavano i morti in Afghanistan, in Iraq, ora nega la sanità per i bambini americani ma, attenzione!!!!! Mica a tutti i pargoli eh! Solo quelli meno abbienti che non hanno un'assicurazione sanitaria.
Ohè, occhio che la salute potrebbe diventare un privilegio anche qui in Italia eh!
E con la gente che non può più neanche permettersi di comprare il pane, figuriamoci pagare un'assicurazione sanitaria.
Bush, non so che darei per vederlo a cavallo di un razzo, inviato sulla luna senza tuta spaziale.
Certo pensa a mantenere la Nasa, a finanziare guerre per soddisfare le lobby del petrolio che t'hanno fatto diventare presidente dei miei...beep! Scusate oggi ho il beep facile.
Tanto loro, non solo hanno la possibilità di pagare i medici, i migliori, naturalmente ma, di mandare i figli nelle migliori università.
Occhio anche qui, a proposito di studio, prima era un diritto, ora non so fino a che punto visto che paghiamo anche il pezzetto di gesso con i quali i nostri pargoli scrivono alla lavagna.
IO NON VOGLIO AMERICANIZZARMI OKKKKK?
Pssss, psssss, Bush...lo sai che chi la fa l'aspetti?
Sai che ci sono mali che neanche il tuo petrolio può curare?
Sai quante vittime hai sul tuo sporco e miserevole groppone? No, certo che no!
Per questa sera spero che ti vada il boccone di traverso e resti strozzato, senza però aver sofferto almeno per un pò. Promettimi che mi accontenterai, in fin dei conti è un aitaliana che te lo chiede ...Italia-America amici all right?
Ma vaffàmbagno in una vasca all'acido cloridrico va!

P.S. sei così sorridente in questa foto!Ma sai come si dice dalle mie parti? "Non sempre ride la moglie del ladro".

giovedì 4 ottobre 2007

Mastella denuncia un blog...con quale diritto?

Carissimi lettori, Mastella compreso che si fa il giro di chi come me, oltre a lasciare nome e cognome, per eventualmente facilitare le ricerche della polizia postale, lascia anche il link del blog.
Ora mi giunge la notizia che, il Sen. Mastella ha denunciato il blog dal titolo "mastellatiodio".
Ho dato uno sguardo al blog in questione, che qualche cretinetto ha definito dal titolo "infelice".
Intanto il blog è stato controllato da un avvocato che dice che non ci sono capi di accusa affnchè il blog possa essere chiuso.
C'è solo ironia, e libertà di pensiero come recita la nostra Costituzione.
E poi perchè "infelice"? L'odio e l'amore sono sentimenti che c'è di male nell'amare o nell'odiare? Mica pretenderà d'essere amato per forza? O meglio, mica il blogger, che tale lo ha definito, pretende che tutti amino Mastella?
Ora, vorrei sapere come mai il Sen. Mastella s'attacca ad un blog in controtentenza al suo, invitando la polizia postale a fare le ricerche per chiuderlo e non si occupa dei siti neofascisti che commettono reato di "apologia del fascismo"? Oppure come mai non si è mai occupato di S.M. che ha aperto blog, siti e tante altre cose diffamando tutte le donne e affermando che se una di noi subisce violenza, questa non è affatto un reato? Io la definirei istigazione alla violenza o no?

Caro Mastè hai sbagliato blog...informati su quelli che dovresti far chiudere in qualità di Guardasigilli e non in qualità di persona permalosa che si sente intoccabile ok?

P.S. tra l'altro, visto che il blog in questione pare non avere violato una legge, se lo facessi chiudere, sarebbe VIOLAZIONE DELLA LIBERTA' DI PENSIERO E DI PAROLA! Sa cos'è sig. Ministro? E' solo...

L'Art. 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Ecco pensi piuttosto a reprimere gli attacchi di bile che è meglio!

A.S.

mercoledì 3 ottobre 2007

24 febbraio 2004: STRAGE DEL CESSNA

Era il 24 Febbraio del 2004 quando un piccolo aereo Cessna si e'
schiantato sulle montagne dei sette fratelli dietro Cagliari.
L'aereo era condotto da due piloti professionisti ed uno in volo di
addestramento e trasportava due cardiochirurghi e un tecnico dell'ospedale
Brotzu di Cagliari, che portavano con loro un carico prezioso: un cuore
appena espiantato a Roma, destinato a un paziente di Cagliari in attesa di
trapianto.
Tutti morti, sei persone. Perduto il cuore pronto al trapianto e del
paziente che lo attendeva nulla sappiamo.
Si disse subito: " una tragica fatalità ", il giorno le cime dei sette
fratelli erano avvolte da una fitta nebbia, anche se era ben strano che dei
piloti esperti, proprio quel giorno avessero scelto di volare a vista sopra
le cime di quelle montagne, anziché seguire la rotta usuale che passa sul
mare, in prossimità di capo Carbonara
(unione sarda del 25 Febbraio 2004).
In effetti nei giorni successivi i familiari ipotizzarono che quella del
pilota non fosse stata una scelta, ma che fosse stato costretto a seguire
quella rotta rischiosa e difficile a causa di esercitazioni militari che
impedivano di seguire la rotta ordinaria.
In pratica all'origine della strage del Cessna ci sarebbero state le solite
manovre militari che si irradiano dalla base di Decimomannu verso i vari
poligoni sardi (Quirra, Capo Frasca, Teulada). All'epoca pero' questa rimase
una ipotesi che, per quanto verosimile, rimaneva legata alle dichiarazioni
dei familiari, nessun giornale diede notizia di un seguito investigativo.

Due anni dopo un piccolissimo trafiletto (Giornale di Sardegna del 28
Settembre 2006) dava notizia invece che non solo l'ipotesi della strage
dovuta ai militari era fondata, ma che due graduati di Decimomannu erano
sotto inchiesta e si erano rifiutati di rispondere al giudice che li
indagava. Dopo un altro anno un piccolo articolo (Giornale di Sardegna del
20 Settembre 2007) ci dice che i due sono stati rimandati a giudizio per
omicidio colposo proprio per aver causato la strage del Cessna e che il loro
processo incomincerà a Dicembre.

Allego i due articoli del Giornale di Sardegna, mi sembra che nessun altro
quotidiano sardo abbia pubblicato nulla a proposito di questa inchiesta.

Naturalmente quello che si puo' leggere su questi articoli e' ben poco,
giusto che i due sono stati rinviati a giudizio, mentre molte altre
questioni fondamentali rimangono aperte:
- Quel giorno erano in corso esercitazioni ?
- Che ruolo avevano i due graduati indagati ?
Come mai hanno avuto il potere di deviare la rotta del piccolo aereo dei
chirurghi ?
In sostanza rimane da capire quali siano le responsabilita' dei militari, al
di la' della responsabilita' personale dei due indagati, in questa piccola
Ustica Sarda.

Sarebbe opportuno che chi ha qualche altra informazione la condivida e che
il movimento antimilitarista sardo segua attentamente l'evolversi di questa
triste vicenda.

Il Giornale di Sardegna 28 Settembre 2006

Strage del Cessna

I militari indagati

non rispondono.

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere il

tenente colonnello Bruno Scatena (difeso da Massimiliano Ravenna)

e il maresciallo Antonio Caponigri (legali Luigi Perra e Maria Bernarda Sanna).

I militari sono indagati per la strage del Cessna del 24 Febbraio 2004,

in cui morirono i chirurghi Alessandro Ricchi e Antonio Carta, il

tecnico del Brotzu Gianmarco Pinna, il pilota austriaco

Helmut Zulner, Thomas Giacomuzzi e Daniele Giacobbe.



Il Giornale di Sardegna 20 Settembre 2007

Tribunale. Ieri l'udienza preliminare: chiesto il rito abbreviato

Tragedia del Cessna

a giudizio i militari:

Dovranno rispondere della morte di sei

persone tra cui il cardiochirurgo Ricchi

Alessandro Zorco

alessandro.zorco@epolis.sm


Hanno chiesto il rito abbreviato i legali dei militari della
base di Decimomannu accusati di aver causato la tragedia
in cui persero la vita il 24 febbraio 2004 il cardiochirurgo del
Brotzu Alessandro Ricchi, il perfusionista Gian Marco Pinna,
il chirurgo Antonio Carta e i piloti Helmut Zulner, Thomas Giacomuzzi
e Daniele Giacobbe.
Nell'udienza preliminare il gup Giovanni Lavena ha rinviato
a giudizio (il 5 dicembre) il tenente colonnello Bruno Scatena,
difeso dall'avvocato Massimiliano Ravenna, e il maresciallo
Antonio Caponigri, assistito da Maria Bernarda Sanna
e Gianluigi Perra. Per il pm Rossana Allieri, i militari sarebbero
responsabili di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
In pratica, lo schianto del Cessna in cui viaggiavano Ricchi e
la sua equipe (di ritorno da Roma dove si erano recati per prelevare
un cuore da trapiantare a un paziente sardo) sui Sette
Fratelli, sarebbe stato causato dall'autorizzazione data dai
militari al pilota a procedere col volo a vista ("visual approach").
Di diverso avviso i legali che hanno chiesto l'interrogatorio
dei militari e si appellano alla perizia prodotta dal pm che -
sostengono - riconduce la disgrazia a un errore del pilota.

lunedì 1 ottobre 2007

L'Avvelenata - Francesco Guccini



Siamo ormai alla fine di questo Governo?
Ma la vera domanda è, cosa ci sarà "dopo"?
E' inutile negarlo, dopo ci sarà qualcosa di poco democratico.
Tempo fa feci alcune asserzioni sui Radicali, Pannella, la Bonino, quella faccia di allocco del portavoce ufficiale del partito che, se non fossi contro ogni forma di violenza...
Ora, non che voglia, in questo caso, sostenere la posizione di RC ma, spero vi rendiate conto che, se dovesse cadere il Governo, la colpa verrebbe attribuita alla posizione "radicale" di questo partito.
Esattamente, come già è successo, ricordate?
La gente, è più propensa ad ascoltare musica e vedere reality show, anzichè informarsi su cosa sia il Welfare. Ahhhhhhhh - grideranno- tutta colpa di Bertinotti, anzi bisognerebbe dire Giordano, ma quanti sanno che i ruoli dei due non sono più quelli di un tempo, almeno apparentemente( lo ammetto). Ma sapete quanti non sanno neanche lontanamente che diavolaccio sia il Welfare? Un popolo di teste al servizio del sistema, ecco cosa è la nostra bella Italia, pizza, veline e scandali al sole. Si affidano a Corona, a Grillo, alla madonnina di Civitavecchia ma,
non sanno cosa sia ciò di cui si parla oggi. Fatemi capire come si può pretendere che possano immaginare, cosa succederà nei prossimi trent'anni e di conseguenza investire i loro miseri eurini?
Ora torniamo ai radicali, che qualcuno, senza far nomi e cognomi, Adriano Sofri, ha definito dei "veri cristiani". Ohhhh che "puro di spirito" e da che puplito viene la santa predica; i radicali, dicevo, si oppongono ad un miglioramento, a favore dei meno abbienti, del Welfare. Non si tocca, per carità, la coca è roba solo da ricchi politicanti che sanno di muffa e dai visi incartapecoriti, loro non sciorinano i panni con nessuno. Anzi, a dire il vero, nel caso dei radicali, li sciorinano sì, ma con il miglior offerente.
Prodi dice: Un Pd forte farà forte il Governo! Certo come no! Se il Governo farà forte il PD! Tanto si sa, la politica è compromesso no?
Ecco ora sono tutti "compromessi". E ancora Prodi, che mente illuminata e che dio lo protegga in eterno, dice ai giornalisti: "Mi fate sempre le stesse domande. Ma c'è sempre un dopo? Non c'è mai un oggi?" Ma scherziamo? La prima cosa che ho imparato è che la politica è lungimiranza, non vivere alla giornata con escamotage e piccoli trucchetti da maghetto Merlino.
E Confindustria? Eh eh eh! Ritiene che oltre il 76% delle tasse affibbiate agli imprenditori di medie e grandi imprese siano "ingiuste". Vuoi vedere che la rivoluzione partirà dai ricchi?
Tanto, più in controtendenza di così...si muore.
Meno male che c'è la Fiom-CGIL, unica nota stonata in questo marasma, pure il segretario nazionale le va contro. Ma per me, è musica dolce per le mie orecchie, attualmente la paragonerei alla bellissima terza sinfonia in mi bemolle di Beethoven, "l'Eroica".
Spero vivamente che questo Governo crolli prima di subito, che la destra, quella di Rauti, altro incartapecorito, ma si sa che l'erba cattiva non muore mai, prenda il potere e che finalmente, dopo defezioni, confini, olio di ricino, censura, leggi raziali contro gay, tossicodipendenti, Rom, extracomunitari, e cose varie, si risveglino i neuroni della gente. Attenzione è "SEVERAMENTE VIETATO RIPRODURRE NEURONI IN LABORATORIO" o, la chiesa informa: "finisci dritto da Belzebù".
Io, investo su questo futuro, non so se ci sarò ancora considerati i picchi di pressione alta che mi rovinano molte giornate e, constatato che, sono tenera erba, fresca e verdeggiante ma soprattutto benevola...lascio a Voi il finale.

P.S. Per una "mortadella" che fa un tonfo è necessario il materassino di salvataggio o cade sul già sul morbido?

La foto è stata scattata da me, in un mattino d'ottobre di qualche anno fa!
Non si può prelevare!

Acerra 13 ottobre 2007

Acerra 13 ottobre 2007 manifestazione contro il piano rifiuti
Fino all’ultimo respiro No Pasaran! Jatevenne!

http://www.globalproject.info/art-13320.html

Andate sul sito e leggete l'articolo del Global Project di Napoli.