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venerdì 28 settembre 2007

Che Guevara Seconda puntata

Fu influenzato molto dalla madre, Celia De la Serna. Da lei prese il coraggio di affrontare qualsiasi pericolo. Anche il padre influenzò il carattere ribelle nei confronti delle sopraffazioni e l’odio nei confronti di chi era più debole. A tre anni, a causa di un bagno nelle acque fredde del fiume, si ammala d’asma, malattia che lo accompagnerà per tutta la sua breve ma, intensa vita. Frequentò la scuola pubblica, povera e ci andava, quando poteva, visto che, spesso si ammalava.
Gli piaceva molto la compagnia degli amici di scuola e, nonostante l’asma durante i giochi riusciva pure a vincerli.
Lo soprannominarono “ chancho”, che vuol dire maiale, perché si lavava di rado. Riuscì a portare una maglietta di rugby per venticinque settimane senza mai lavarla (n.d.a).
A diciotto anni fu richiamato per il servizio militare, ma fu riformato sempre a causa dell’asma.
Le sofferenze di sua nonna Ana, lo portarono alla decisione di iscriversi in medicina. Sognava di diventare un ricercatore famoso. Beh famoso, di certo, lo è diventato.
Usava un look trasandato e se ne infischiava dei commenti della gente. Anche a lui piaceva stupire e scandalizzare. Indossava addirittura scarpe di diversa misura e colore e non metteva mai la cravatta.
Entusiasmo per la vita e forza di volontà sono state le due costanti del suo carattere.

Beh, è una delle tante cose che ho appreso leggendo di Che Guevara. Forse, anzi è certo, che mi sono rimessa a correre dopo quegli interventi e quella brutta cosa alla mia zampetta, prendendo esempio a lui.
Grazie Che...

Hasta sempre Comandante

2 commenti:

Sergio ha detto...

sergio: Info, io sto qua, non ho mica 200 blog come te :-))))
chetteserve???

Sergio ha detto...

Comunque ora mi leggerò con calma questa intervista.
Saluti cari