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Questo Blog lo dedico a Giorgiana Masi e Francesco Lo Russo

"Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.” J.O.
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Là, dove la gente scappa per paura della guerra, arriviamo noi a salvare vite umane!
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mercoledì 29 agosto 2007

Firenze apre la caccia ai lavavetri. Ecco la sicurezza targata Piddì

Ritanna Armeni.

La notizia arriva da Firenze. Secondo un'ordinanza del comune (di centro sinistra) i lavavetri possono rischiare fino a tre mesi di galera. L'idea - a quanto pare - è piaciuta subuito ad un altra amministrazione di centro sinistra. Michele Emiliano, sindaco di Bari, ha annunciato che procederà anche lui in questa direzione mentre il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha fatto sapere che assumerà tutte le informazioni per verificare se un'ordinanza simile è possibile anche nella sua città.I lavavetri. Questa la nuova emergenza dell'estate 2007. L'aspirante segretario del futuro partito democratico Walter Veltroni se ne è fatto subito carico. E' una questione nazionale, ha detto, e quindi non possono essere i singoli comuni a pensare di risolverla. Ci vuole una soluzione organizzata e simile per tutte le città. I lavavetri. Allora questo il nuovo pericolo da combattere. La cosa ci indigna, ma non ci stupisce. Sono mesi che dai ministri, sindaci, amministratori, segretari di partito e aspiranti tali del centro sinistra vengono messaggi che contengono la stessa matrice culturale, la stessa intenzione politica. Abbiamo sentito che per la sinistra la ricchezza non deve essere un nemico. Senza neanche porre il dubbio che qualche volta la ricchezza di alcuni si costruisce sulla povertà di altri. Che i precari vengono prima degli operai. Come se il problema oggi fosse fare una gerarchia fra chi sta male e chi sta peggio. Che i sindacati difendono troppo i lavoratori. E qui si è sfiorato il ridicolo: che cosa dovrebbero fare? Abbiamo sentito dire che la precarietà non è una bella cosa, ma che le leggi sul mercato del lavoro alla fin fine vanno bene. Ci hanno assicurato che i rom saranno allontanati dai centri cittadini con le buone o con le cattive maniere. Che la sicurezza viene prima di tutto e che non è di destra nè di sinistra. L'elenco è lungo, ma ci fermiamo qui per porre una domanda. Perchè questa sfilza di dichiarazioni e di prese di posizione? Che cosa c'è dietro questa ossessione di tanti esponenti del centro sinistra di mostrare che hanno abbandonato ogni posizione diversa da quelle di destra? C'è chi vi ha visto una grande voglia di centro, il desiderio di cambiare gli equilibri politici, l'intenzione di andare ad un governo che scarichi la sinistra radicale e apra ai moderati. Per fare tutto questo è importante mandare segnali di cambiamento, mostrare che si è disponibili ad affrontare i problemi sociali in modo moderato e responsabile.Probabilmente c'è del vero. Ma non basta a spiegare. Quest'estate, infatti, nel grande circo del dibattito politico che ha avuto al suo centro la nascita del partito democratico non c'è stato solo uno spostamento di posizioni in senso moderato o conservatore. Non abbiamo assistito solo al tentativo, persino legittimo, di spostare un elettorato ed una opinione pubblica diffidente nei confronti della sinistra. Quel che è avvenuto è più profondo e più grave. E' maturata in questi mesi nello stillicidio di dichiarazioni, nell'abbondanza di prese di posizione e di interviste una "cultura politica", un'ideologia che si propone con forza e anche con una sua dose di violenza. L'"emergenza lavavetri" è infatti un messaggio innanzitutto ideologico. Non è una soluzione politica, né amministrativa, né di buon senso. Un buon amministratore, infatti, sa che chi non può più recuperare qualche spicciolo davanti ai semafori finisce più facilmente a fare lo spacciatore. Un politico dovrebbe aver chiaro che non è il caso di riempire le carceri italiani di lavavetri. Chiunque abbia un po' di buon senso dovrebbe pensare che non si può mettere in galera chi al massimo procura qualche fastidio o può essere maleducato. Il messaggio ideologico invece è chiaro. Ai problemi posti dalla società non c'è una risposta di sinistra, c'è solo l'accoglimento e l'allargamento delle risposte di destra. Non è strano né casuale che gli esponenti della Lega plaudano all'emergenza lavavetri e alle nuove ordinanze comunali.E ancora, più in generale si manda a dire che non esistono risposte di destra e risposte di sinistra. Esistono "risposte". E siccome quelle di destra sono belle e pronte e si fondano sulla paura, sulla istintiva difesa delle grandi e piccole comodità della vita quotidiana, sul rifiuto di chi ha meno, di chi è ai margini del proprio benessere, ecco che quelle risposte diventano le uniche, assumono un carattere oggettivo e neutrale.L'"emergenza lavavetri" non riguarda solo quei migliaia che chiedono qualche spicciolo dando in cambio il lavoro che possono dare. Riguarda la sinistra. Anche per chi si ostina a cercare a sinistra ormai è emergenza.

Questo articolo lo trovate su "Liberazione" del 29 agosto 2007

Considerazioni:

Ecco quello che da tempo qualcuno di noi immaginava, si sta verificando.
Non solo le linee che delimitano le differenze tra la destra e la sinistra si stanno affievolendo ogni giorno di più ma, visto che trattasi di governo di centro sininistra, trovo che sia oltremodo vergognoso.
Per quanto riguarda i lavavetri, rispondo a quell'emerito coglione del sindaco di Firenze, se lo ha definito tale Berluskoni, avrà indossato la famosa maglietta come tutti quanti noi, dico che sarebbe più importante scoprire come mai nell'Arno si trovano quantità di cocaina di gran lunga superiori a quelle trovate nel Tamigi. Immaginate un pò la proporzione tra Londra e Firenze.
Per il resto, stranamente, oggi sono d'accordo con le parole pronunciate dal Presidente della Camera Fausto Bertinotti, che invita a non andare contro i più deboli della catena, bensì contro i racket che ci sono dietro.
Troppo facile prendersela con i pesciolini indifesi...catturate "lo squalo" se ci riuscite. Dove diavolo sono finiti i prefetti di ferro e i generali di acciaio inossidabile?
Per quanto riguarda i Rom che stanno per essere allontanati dai centri cittadini, credo che la cosa a poco servirà; sono comunque liberi di circolare, a meno che non li si porti, come fece Hitler, nei campi di concentramento. La cosa non mi stupirebbe affatto. Il Ministro Ferrero di Rif. Com. ha un propgramma di recupero per queste persone che, hanno una loro identità e che potrebbero essere, come capita già in molte realtà, forza lavoro per il nostro Paese? Oppure dicono anche a lui di essere troppo di sinistra per fare il ministro in questo governo? Guarda che se notate bene sulla giacca blu ha l'impronta di una scarpa. Di chi potrebbe essere? Fassino? Rutelli? Mastella? I RIS di Parma vanno di moda..chiamiamoli e facciamo analizzare la traccia:-)))!
Diciamo pure che di questo governo non mi stupisce più una gran mazza; chiamarlo polpettone sarebbe un'offesa per le polpettine che cucino con tanto amore.
Sono fiera di essere talmente libera nel pensare che, non potrei sedere in parlamento manco se costruissero un seggio in corridoio.
Per i sindacati, se la sinistra ritiene addirittura che stiano facendo troppo, che cacchio mi lamentavo io qualche anno fa, quando dicevo in comizio che molti di loro erano collusi con loschi individui...definiti di "sinistra"? "sinistri" sarebbe più appropriato.
Bene , anzi male, se la Bonino passa a destra per la legge 30, la Lega Nord passerà al centro sinistra per la legge sui " lavavetri". Changè les dames...si dice in alcune divertenti danze.
E loro ballano, si ingozzano, si fanno di coca, festini a luci rosse, le loro pance ingrassano...e il popolo italiano ormai riesce solo a vedere veline, letterine e l'isola dei bavosi.
Sempre più incazzata ma, sempre fiduciosa nella gente che poca non è e, che capisce come vanno davvero le cose.
Se dimentico qualcosa abbiate pietà ma ho gente in casa:-)))!

A.S.

lunedì 27 agosto 2007

13 settembre il no pasta day

Ecco, un'altra moda è nata! La moda dei D-Day.
Ogni occasione è buona per usare un termine preso, non tanto, dalla lingua inglese, in questo caso, quanto da un uso americano per segnalare un giorno ben stabilito.
E che diamine però, immaginate quente cose storpiate con il termine "day".
La canzone di Al Bano...il 13 dicembe Santa Lucia diventerebbe il 13 day dicembre Santa Lucia, peggio ancora per la danzone di De Gregori che invece di cantare ...l'Italia del 12 dicembe, sarebbe costretto a dire l'Italia del 12 day dicembre; perderebbe il significato per non pensare anche alle battute ritmiche del pezzo musicale in se.
Il 13 settembre ci sarà il No pasta "day". Le associazioni di consumatori invitano a non comprare pasta a causa degli aumenti che cono in vista per tutti i farinacei e dicono che sono ingiustificati.
Ora, le associazioni dei consumatori sanno benissimo quali cause spingono i produttori ad aumentare i costi di prodotti da forno e pasta; tutto sta nell'aumento del prezzo del grano e dei cereali. Direte: la scoperta dell'uovo di colombo! Eh, ma io da cosumatrice dedsidererei sapere "a cosa è stato dovuto" l'aumento. Quali sono le cause scatenanti un aumento così vistoso su beni di prima necessità come il pane? Tempo fa ne parlai e , non solo io. Parlai dell'utilizzo del grano e dei cereali per produrre "CARBURANTE" sì , sì, avete letto bene, proprio carburante.
Mr. W. Bush, ha inaugurato queste nuove scoperte senza però fare i conti con la popolazione mondiale. l'aumento della pasta non è che il primo passo verso l'abisso; si calcola infatti che nei prossimi anni, tale utilizzo, provocherà 30.000.000 di morti di fame.
Ma pensate un pò a chi ha già difficoltà nei paesi del terzo mondo a mangiare un chicco di mais o di orzo, con gli aumenti che ci saranno sarà come condannarli a morte ancor prima di nascere.
E il Paparatzinger? Non ha detto una sola parola in merito, preoccupandosi invece di lasciare congelati, le poche centinaia di ovuli fecondati che potrebbero servire a salvare vite umane.
Non è semplicemente "VERGOGNOSO"? Chi pensa alle centinaia di bambini che scompaiono, non solo da zone dove la vita vale poco più di quella di uno scarafaggio ma, anche nel mondo denomiato "civile", per far fronte alla mancanza di organi utilizzabili per i trapianti?
Insomma chi da all'Occidente del mondo il benestare per utilizzare il Sud del mondo come cavia, come valvola di sfogo, come "povero" per far sentire un altro "ricco"?
E se decidessi di organizzare "L'incazzatura Day" per motivi di eguaglianza, quanto ci metterebbero a mettermi dentro? Vorrei poter iniziare un conto alla rovescia 10...9...8...scusate bussano! Dite che mi darano un pc? e voi mi porterete le arance...quelle che lo Stato Italiano manda al macero perchè costretto dalla Comunità Europea...anche la Spagna addà campà!

Hasta siempre

mercoledì 22 agosto 2007

EMERGENCY


Carissimi,


sappiamo tutti cosa è Emergency, molti di noi abbiamo il simbolo sul blog o sul sito o addirittura ne siamo soci sostenitori.

Ricordiamo che Gino Strada e molti come lui, hanno preferito, alla professione comoda e retributiva di un grande centro ospedaliero, quella tra mille difficoltà che si presentano in uno stato continuo di tensione psicofisica non indifferente, vissuta, ogni giorno, in zone dove la guerra distrugge tutto ciò che può essere distrutto.

Dove non si fa differenza tra un vecchio, una donna, un bambino ed un soldato; tutti stessa carne da macello in nome del dio interesse economico delle grandi potenze.

Emergency opera da anni in queste condizioni, sotto missili, bombe e mine antiuomo.

Ha ricostruito arti artificiali a bambini mutilati, ridando loro la speranza di vivere una vita "normale".

Ha salvato gente di ogni religione, colore, appartenenza etnica, senza mai fare distinzioni tra un malato ed un altro.

Tutti uguali davanti alla sofferenza! Dovremmo essere tutti uguali anche nella gioia di vivere senza guerre, e diversità di ogni genere.

Nonostante tutto il bene fatto, è capitato anche, come ricorderete che, gli operatori di Emergency, siano stati costretti ad abbandonare zone nelle quali operavano, perchè accusati ingiustamente di essere al servizio di chissà chi. Per fortuna in questi giorni, personale dell'associazione umanitaria in questione è già tornato in Afghanistan, ha riaperto due dei tre ospedali del Paese, quelli di Kabul e l'altro in Panshir ma, attualmente solo per la chirurgia di guerra e stanno lavorando per rimettere in funzione il terzo, quello di Lashkar-Gah per ripristinare al più presto tutti i servizi che sono stati "invitati"a sospendere a causa della mediazione per la liberazione del giornalista Mastrigiacomo. L'amarezza di Strada nel vedere che l'interprete e la guida non furono liberati con il giornalista. Il dolore nell'apprendere l'arresto di Rahmatullah Henefi, responsabile proprio dell'ospedale di Lashkar-Gah che, in prima persona era stato incaricato di trattare con i taleban per il rilascio del nostro connazionale e dei due uomini che lo collaboravano.

Emergency, non è composta solo da medici e paramedici ma, anche da elettrotecnici, operai specializzati in costruzioni edili e molti altri qualificati.

Questi uomini e donne, hanno spontaneamente deciso di lavorare per la "vita". Dove di solito c'è gente che scappa per paura della guerra, arrivano loro a costruire un ospedale funzionale il più possibile per curare chi ne resta vittima.

Le zone dove Gino Strada ed i suoi collaboratori hanno operato sono state l'Afghanistan, Perù, Somalia, Gibuti, Bosnia, Etiopia, Kurdistan iracheno e Cambogia.

Questa associazione umanitaria italiana, organizzerà a Sesto San Giovanni (Mi), l'Emergency Day 2007.

Molte saranno le iniziative tra le quali, vari tornei sportivi amatoriali, balli e danze, animazione per bambini, concerti e conferenze.

Il tutto si svolgerà l'8 ed il 9 settembre 2007 a Sesto San Giovanni.

Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.emergecysesto.it/ .

A.S.

lunedì 20 agosto 2007

Da buona animalista...


Riporto la notizia integrale pubblicata dal quotidiano "Liberazione" del 19 agosto 2007!




Spagna, la tv pubblicanon manda in onda le corride


Laura Eduati


Gli spagnoli sono increduli. Per la prima volta dopo 51 anni, la televisione pubblica Rtve ha deciso di non mandare in onda le corride. Proprio durante l'estate, quando migliaia di aficionados riempiono le arene per ammirare la maestria dei toreros.Che cosa è successo? In realtà la scomparsa delle corride dai palinsesti è avvenuta in sordina, probabilmente per non provocare polemiche. Se ne è accorto il quotidiano El mundo , che ieri ha pubblicato un sondaggio on line per scoprire se la decisione piace agli spagnoli. Senza sorprese, il 52% dice di non essere d'accordo: nonostante tutto, la corrida rimane un simbolo della Spagna e un momento di partecipazione collettiva importante specialmente nei piccoli paesi. Gli amanti del genere diranno che la lotta tra matador e toro è l'allegoria della vita, e che vale la pena ammazzare animali innocenti per preservare il mito. Certo, ma perché trasmetterlo in televisione?In questo caso, le campagne degli animalisti non c'entrano nulla. Né pare il segno di una mutata sensibilità nei confronti dei tori, avvertita specialmente in Catalunya, dove le corride non hanno mai avuto grande seguito, tanto che a partire dal 2008 Barcellona annullerà gli spettacoli e utilizzerà la plaza de toros Monumental per farci un mercatino domenicale.L'anno scorso le corride trasmesse da Rtve hanno assicurato una audience del 16%, raggiungendo il 24% con i toreros più famosi come Jesulìn, ribattezzato "il torero delle donne" poiché nel 1995 organizzò una corrida destinata ad un pubblico esclusivamente femminile. Perché la rete pubblica rinuncia a questa percentuale di ascolti? I vertici della rete nicchiano e spiegano che «non abbiamo nulla contro le corride». Poi forniscono motivazioni che, secondo El Mundo , non stanno in piedi: questo tipo di spettacolo contravviene al protocollo per la protezione dell'infanzia, sottoscritto dalla Rtve (ma allora perché le corride vengono trasmesse dalle tv regionali?); spesso la rete pubblica non riesce ad acquisire i diritti (ma questi diritti costano poco, spiega il quotidiano anti-Zapatero). Insomma, la Rtve decide di perdere audience e denaro pur di non trasmettere uno spettacolo cruento. La riforma della tv pubblica spagnola, che Zapatero vuole indipendente dalla politica e culturalmente formativa, è cominciata.19/08/2007


P.S. Mi chiedo se Berluska o la Rai avrebbero rinunciato...Boh!? Secondo voi?

lunedì 13 agosto 2007

Ho tutto "... sotto controllo"

Buongiorno carissimi e buon inizio settimana,

A proposito dei bellissimi comizi che avete lasciato nel mio articolo, vi ringrazio di cuore e oggi stesso provvederò a rispondere, con un comizio, naturalmente:-))))))
Davvero siete fantastici e questo scambi di idee così sentito, viene dalle Vs idee.
Cosa c'è di più bello delle nostre idee, del poterle esprimere liberamente e senza paura?
Ho notato che le visite al post non coincidono affatto con il numero dei messaggi lasciati; questo di solito succede, non mi meraviglio molto ma, quando trattasi di politica e di idee ci fosse mai stato un fascita che sia intervenuto a dire la sua...ne sent quasi quasi la necessità.
Eppure esistono, lo vediamo ogni giorno no? Hanno anche loro dei blogs ma, la differenza, tra noi e loro sta nel fatto che mentre noi non temiamo di opinare, loro opinano agendo:-)!

Dunque ieri, sono stata a Brescia, alla presentazione del libro "Le carceri speciali", scritto da Renato Curcio, quinto libro facente parte di un progetto curato da Maria Rita Prette.
Manco a dirlo lo presentava l'autore.
Cavoli lo avevo già incontrato anni fa ma non lo avevo mai visto senza barba:-)))!
I suoi occhi sono sempre quegli occhi scuri, curiosi, intelligenti e scintillanti di sempre.
Abbiamo scambiato qualche parola prima dell'inizio della conferenza ma non mi ero resa conto di avere accanto Oreste Scalzone fondatore di Potere Operaio rimasto in Francia un bel pò di anni grazie alla legge Mitterand sull'accoglienza per motivi politici...irriducibile contestatore:-)! Renato invece, pare, un uomo pacato, riflessivo, sagace, che non dimostra affatto la sua età, nonostante i capelli ormai, quasi tutti bianchi.
Mi ha firmato il libro molto gentilmente e poi l'inizio della conferenza.
Dopo le presentazioni del moderatore e di un avvocato che, negli anni '70 erano studenti impegnati in politica e avevano anche loro vissuto qualche mese dietro le sbarre, inizia la presentazione del libro.
La premessa mi è piaciuta per due motivi: la prima che riferendosi a coloro i quali, come lui avevano un certo passato, avevano deciso di non parlarne più. La seconda, relativa alla prima, avevavo preso tale decisione perchè di BR se ne parla troppo anche oggi e senza motivo; si fa un uso e abuso di questa sigla, BR.
Bene a questo punto è come ho sempre detto io! Nessuno ha passato il testimone a questi che si definiscono nuove brigate rosse. E siccome in Italia si può di tutto e di più...lascio a Voi decidere il resto.
Mi sono resa conto di non conoscere avvenimenti come il "Massacro di San Vittore", dove molti detenuti furono massacrati a botte e , furono talmente tanti da dover essere ricoverati anche in strutture ospedaliere fuori zona perchè a quanto pare non c'era più posto in quelle de circondario.
Non conoscevo, come molti credo, i "Braccetti delle Morte", termine coniato dai detenuti stessi.
Ora, perchè non conosciamo queste situazioni?
Semplice, perchè i detenuti che vi andavano incontro erano "semplici" detenuti; carcerati per reati minori, gente che non aveva un nome altisonante come quelli che stavano dentro per banda armata o terrorismo, per cui, una volta fuori, si facevano i caxxi loro e via!
Il progetto che la cooperativa, Sensibili alle Foglie, sta portando avanti sta proprio nel ricercare queste persone ed avere una loro testimonianza.
Dimostrare che se nel '69 la legge carceraria si rifaceva ancora a quella del 1931, quindi legge fascista, passando per la riforma del '75 con il famoso Art.90(articolo capestro), si arriva alla legge Gozzini dove in pratica l'Art.90 viene trasformato nell'Art.41 bis!
Ora, niente da ridire se un mafioso o un terrorista incappano, nell'ISTITUZIONE più che nell'Art. 41 bis ma, la cosa che non mi piace affatto e che a dire il vero non sapevo è che questo parla di "categorie"; in poche parole nell'Art. 41 bis potrei incappare anche io solo perchè sto scrivendo questo allo Stato sta sulle @@! Un Rom, un Senegalese, un comunista qualsiasi, tutti insomma potremmo essere validi per un regime di carcere speciale.
Ehhh No! Io, da cittadina, devo sentirmi protetta dallo Stato, non avere paura di esso.
Proviamo a rivedere questa legge per cortesia? Togliendo le categorie e fissando dei punti fermi che individuino solo chi effettivamente lo merita?

Ok le discussioni sono aperte...Buona giornata:-)

sabato 11 agosto 2007

Canzone di Notte

Adoro Guccini, non è una novità ma, oggi vorrei dedicare ad una persona questa canzone:-)
Di solito si dedicano romanticherie, io no infatti, nella canzone che andrete ad ascoltare e vedere, faccio la parte della pecora nera:-)))

Auguro a tutti un sereno WE

http://it.youtube.com/watch?v=6B4qMOznohw

Consigli, non chiudete quando la musica finisce...attendete ancora qualche secondo!

Baci

giovedì 9 agosto 2007

L'articolo in quesione!

da Il Foglio del 31 luglio 2007, pag. 2di Adriano SofriI radicali hanno sempre fatto parte della buona sinistra, attaccata alla libertà e ai diritti civili, sensibile alla povertà e alla dignità e contraria al fanatismo ideologico e alle corporazioni. Sono stati legati alla parte migliore del socialismo italiano, e a personalità illustri ed eccentriche del comunismo italiano, come Umberto Terracini. Sono stati il fumo negli occhi dei comunisti, quasi mai per i loro difetti, ma per i loro pregi, denigrati come snobisti, borghesi, piuttosto froci, buffoneschi (buffonesco era il digiuno, per esempio) e, soprattutto, non violenti. Ho guardato con allarme e dispiacere la mutazione che i radicali stavano attraversando, specialmente nello spirito e nel linguaggio del loro uditorio, mentre cercavano l'alleanza con la destra, persuasi di poter passare indenni attraverso la spregiudicatezza, dal momento che sono runica fazione politica italiana non pregiudicata. La orgogliosa rivendicazione che in questi giorni hanno pronunciato della loro storia di sinistra liberale e socialista era largamente fondata, come provano i nomi cui hanno potuto richiamarsi - uno fra tutti, il più amato da me, Adelaide Aglietta. Dunque i radicali hanno scelto, attraverso la partecipazione alle primarie, di aderire a un Partito democratico in cui vedono la possibilità di una vera larga rifusione delle forze riformatrici. I radicali sono una piccola minoranza - onusta, fin quasi a soccomberci sotto, di grandi risultati - ma la loro decisione è finora l'episodio più significativo della capacità di attrazione di un Partito democratico che non voglia davvero ridursi all'accordo fra due partiti e molti apparati. Finora il bel disegno di apertura, unità e rinnovamento del Partito democratico aveva pagato un prezzo esoso di rotture e distacchi, pressoché tutti legati al regolamento di conti vecchi. La casa più improbabile sarebbe anche, oggi, la più bella: che quelli che se ne sono andati tornassero, vedendo nel Pd non una cosa d'altri, e per giunta recintata, ma una casa comune. Naturalmente, importa che la vedano così le persone affezionate alla speranza in una politica migliore. Bene: solo una pazzia potrebbe spingere i dirigenti dei Ds e della Margherita a chiudere le porte in faccia ai radicali - e a chiunque altri volesse seriamente essere della partita. I radicali nel Pd sono un grande acquisto, e lo sarebbero i socialisti e i verdi (e i comunisti, se solo dicessero a se stessi quello che sanno bene di essere: ex-comunisti) e quelli che hanno fatto prevalere un giudizio irrimediabilmente pessimista sul nuovo partito, di cui Emanuele Macaluso è il portavoce lucido e leale. Chiudere loro la porta sarebbe al con­trario una perdita secca, una prova di meschinità inspiegabile. Non è un caso che non se ne possano escogitare giustificazioni passabili. Devono iscriversi al Pd? Certo, come tutti: candidarsi alle primarie non è il modo più chiaro per farlo? Devono sciogliersi? Probabilmente è la cosa cui aspirano con più convinzione, e che sono i più capaci di fare, quando avranno una pietra su cui posare il capo. E' una boutade del solito Pannella? Neanche per sogno, com'è evidente dalla discussione che ha accompagnato (e tormentato) la loro scelta, e dalla candidatura congiunta di Emma Bonino. C'è un'altra differenza in favore dei radicali: che sono (purtroppo) gli unici, se non sbaglio, a non mettere al bando il loro prossimo. Sento dire da parecchie parti: "Con Pannella mai", "Se ci sono i radicali ce ne andiamo noi". Non ho mai sentito dire il reciproco da loro. Dev'essere perché sono cristiani.

martedì 7 agosto 2007

Risposta ad un articolo di Adriano Sofri pubblicato sul Foglio!

Faccio parte di un gruppo di discussione da molti mesi che si occupa del caso Sofri e dove vengono pubblicati i suoi interessanti articoli.
Tranne una volta per piccole diververgenze su alcuni fatti, non mi ero mai trovata a doverlo smentire in questo modo.
Mi è caduto un mito? No, assolutamente no! Solo che l'ho guardato in faccia più da vicino e, quindi mi sono sentita di rispondergli in questo modo:

Eh! Oggi non concordo carissimo Sofri!Sarà perchè mi ha acceso qualche dubbio nella mia Fede politica e naturalmente questo può "infastidire" un tantino.Vabbè ma d'altronde se si fosse sempre in accordo sarebbe come calarsi al padrone no?Sono convinta che il cmunismo puro non possa esistere ma, io tale mi sento.Che vuol dire che sono una donna un pò retrò o un pò ritardata?Per quanto riguarda i radical, penso che credano nelle loro battaglie e spesso le ho appoggiate anche io ma, penso anche che siano sempre in cerca di un qualcosa a cui appoggiarsi.Il fatto che Lei stesso, biasimi quel passaggio alla destra la dice lunga.
Fumo negli occhi? Ma quale fumo e per quali pregi poi? La libertà, i diritti civili, la sensibilità alla povertà sono cose che anche io, povera immonda comunista, vivo ogni giorno e sento forti dentro di me. Cose che ahimè, non costato più in alcuni individui che conosco ma, per la società restano poco bene identificati che, negli anni 70, finivano in galera insieme a Marco Giacinto Pannella. Questi bei tipi hanno troppo predicato bene e poi chissà dopo quale mazziata si sono nascosti tra le coperte di lana. Parlavo dei radicali proprio con questo sessantenne e anche lui ne ha fatto una descrizione molto simile alla Sua caro Sofri.
Ora, premesso che, reputo il PD, un'emerita cazzata, mi lasci passare il francesismo, credo proprio che i radicali siamo ideologicamente molto più fanatici di altri.La saluto e spero sempre che il Pres. della Repubblica si decida a firmare la sua grazia.
Con simpatia A.S.

Ecco fatto!

P.s. naturalmente tra queste mie parole si nasconde la ciliegina sulla torta che gli propinerò non appena avrà cortesemente risposto.
Io sono buona e cara ma, nessuno può farmi girare le scatole così...manco Adriano Sofri ok?
:-)))) Lo aspetto al varco:-)))


cari lettori a tutti voi un grande smackkkkk

lunedì 6 agosto 2007

La mia età difficile

Buongiorno carissimi,

credo che tutti noi abbiamo avuto una nostra "età difficile"!
Ma vi siete mai fermati a riflettere quale sia stata?
Certo, per molti, sarà stata l'età dell'adolescenza e sarebbe anche naturale ma, nel mio caso, non è così! Niente conflittualità con i genitori. Preferivo di gran lunga starmene nella mia stanzetta a casa di nonna e studiare; ricordo il mio primo PC, un Commodore 64, i programmi che creavo usando il linguaggio Basic. Oppure ore passate nella stanza attrezzata per registrare pezzi musicali con la mia tastiera e i miei amici.
Insomma ero un'adolescente tranquilla! Ma ero brava ad ascoltare e a guardare attentamente tutto ciò che accadeva intorno a me e, obiettivamente ne soffrivo molto.
Ad ogni modo non posso dire che sia stata per me la mia "età difficile".
La mia scarsa conflittualità non era un arrendersi, certo, al contrario era proprio che me ne infischiavo e avrei voluto usare questa conflittualità in altro modo.
Finalmente, arrivò il mio compagno di vita e da quel momento venne fuori tutto.
Diventai fin troppo conflittuale, ipercritica e rompi palle per ogni minima cosa.
La cosa non mi dispiacque affatto ma, da quel momento cominciò qualche problemino.
Mia madre che rompeva le scatole perchè diceva che era troppo grande per me, abbiamo 12 anni di differenza, perchè aveva i capelli lunghi, la barba e portava i jeans!
Pensai: ma mia madre non si è accorta che siamo nell' '85?
No, certo che no, lei era rimasta alle sue convinzioni, chi portava barba e jeans era uno "strano".
Che diamine, ero pure maggiorenne e avevo già le mie idee prima ancora di conoscerlo, le stesse sue idee politiche; credo che non avrei mai potuto vivere con uno che non la pensasse come me.
Diciamo che secondo me è la mia anima gemella.
Per i primi mesi andò tutto benissimo tra me e lui e mia mad re non dovette che accettare la presenza di un proletario attivista in casa, pian piano però capì che cosa era davvero e gli volle bene davvero.
Lui, da parte sua, studiava come un matto per laurearsi e sposarsi al più presto, non era certo un ragazzino. Ecco che inizia la mia "età difficile".
Io non volevo affato sposarmi presto e quindi lo distoglievo dallo studio per quanto più potevo!
Lo coinvolgevo in riunioni al centro sociale con la scusa che aveva molta esperienza in materia politica. Una sera sì ed una no arrivava puntualmente la DIGOS e quando dopo quanche oretta venivano a dirmi lei può andare, solo perchè ero figlia di un poliziotto, gli rispondevo: No grazie resto! Poi arrivò il 1990, la "PANTERA", le facoltà occupate, le manifestazioni, nottate a discutere ed i servizi d'ordine. Anno indimenticabile, sicuramente ma, anche per certi aspetti un pò pesante.
Ed ero sempre più attivista e mia madre sempre più incazzata:-)
Vi sarete accorti che non ho ancora menzionato mio padre. Per fortuna mia padre è stato sempre molto più rispettoso della vita mia di quanto non lo sia stata mia madre.
Lui che nel 68-69 andava a manganellare gli studenti, ora si ritrovava faccia a faccia con me.
Però mi ha sempre detto: se senti di fare una cosa e lo senti dentro, va dritta per la tua strada.
Ed io ho fatto come lui mi ha detto, non mi sono mai girata in dietro, mai pentita di avere agito in qualche modo, di aver detto addio a qualcuno.
Come dico sempre il futuro è davanti a noi, il passato è il nostro bagaglio.

Un abbraccio affettuoso a tutti\e

venerdì 3 agosto 2007

Agosto...il mio amore mi ha proposto...

Buongiorno carissimi,

agosto avanza e da oggi bollino nero per le strade italiane!
Mi raccomando prudenza, non fate come me che, quando la strada è libera e sono sola in macchina, non mi becca neanche l'autovelox:-)))!
La velocità non mi piaceva fino a qualche tempo fa, poi non so, forse sono le autostrade del nord che, ben fatte, mi hanno spinta a provare ad andareoltre i 130 Kmh.
Beh se dovvessi spiaccicarmi su una curva, dedicatemi la canzone di Guccini, "Canzone per un'amica":-))).
Scherzo su! Tanto non dovrò spostarmi per i prossimi dieci giorni e quindi non rischio nessun pericolo, tranne uno...ehm ehm ehm .... ;D.
E poi crepare proprio adesso mi sembrerebbe un dispetto nei confronti miei, non posso correre questo rischio, la vita è troppo importante e devo fare ancora un centinaio di migliaia di cose; piccole, grandi, importantissime. Poi a novant'anni, farò il resoconto e, solo allora, come un vecchio elefante stanco, andrò nel mio posto preferito per addormentarmi.
Basta con questi discorsi allegri e via, è tempo di vacanze!
Il mio amore vuole portarmi qualche giorno fuori ed io ho accettato; mi ha detto che sarà una sorpresa:-)))! Boh?!
Comunque come lui, sono appassionata di storia dell'arte, per cui credo che mi porterà lì dove l'arte pulula.
Problema: Io ho già visto tutte le città d'arte! Le conosco in pratica a memoria...non mi farà viaggiare bendata tutto il tempo, spero! Già soffro perchè sono miope, figuriamoci restare cecata per qualche ora, ihihihi, dovrà sputare il rospo!
Gli farò il solletico cinese, la tortura della piuma sotto ai piedi, o semplicemente basterà essere me stessa...logorroica e insopportabile; questo vale più di ogni altro tipo di torture:-))))!
Ok apiramo le scommesse, chi indovinerà avrà in omaggio una cartolina on-line:-))))
Bacini e bacioni!