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lunedì 6 agosto 2007

La mia età difficile

Buongiorno carissimi,

credo che tutti noi abbiamo avuto una nostra "età difficile"!
Ma vi siete mai fermati a riflettere quale sia stata?
Certo, per molti, sarà stata l'età dell'adolescenza e sarebbe anche naturale ma, nel mio caso, non è così! Niente conflittualità con i genitori. Preferivo di gran lunga starmene nella mia stanzetta a casa di nonna e studiare; ricordo il mio primo PC, un Commodore 64, i programmi che creavo usando il linguaggio Basic. Oppure ore passate nella stanza attrezzata per registrare pezzi musicali con la mia tastiera e i miei amici.
Insomma ero un'adolescente tranquilla! Ma ero brava ad ascoltare e a guardare attentamente tutto ciò che accadeva intorno a me e, obiettivamente ne soffrivo molto.
Ad ogni modo non posso dire che sia stata per me la mia "età difficile".
La mia scarsa conflittualità non era un arrendersi, certo, al contrario era proprio che me ne infischiavo e avrei voluto usare questa conflittualità in altro modo.
Finalmente, arrivò il mio compagno di vita e da quel momento venne fuori tutto.
Diventai fin troppo conflittuale, ipercritica e rompi palle per ogni minima cosa.
La cosa non mi dispiacque affatto ma, da quel momento cominciò qualche problemino.
Mia madre che rompeva le scatole perchè diceva che era troppo grande per me, abbiamo 12 anni di differenza, perchè aveva i capelli lunghi, la barba e portava i jeans!
Pensai: ma mia madre non si è accorta che siamo nell' '85?
No, certo che no, lei era rimasta alle sue convinzioni, chi portava barba e jeans era uno "strano".
Che diamine, ero pure maggiorenne e avevo già le mie idee prima ancora di conoscerlo, le stesse sue idee politiche; credo che non avrei mai potuto vivere con uno che non la pensasse come me.
Diciamo che secondo me è la mia anima gemella.
Per i primi mesi andò tutto benissimo tra me e lui e mia mad re non dovette che accettare la presenza di un proletario attivista in casa, pian piano però capì che cosa era davvero e gli volle bene davvero.
Lui, da parte sua, studiava come un matto per laurearsi e sposarsi al più presto, non era certo un ragazzino. Ecco che inizia la mia "età difficile".
Io non volevo affato sposarmi presto e quindi lo distoglievo dallo studio per quanto più potevo!
Lo coinvolgevo in riunioni al centro sociale con la scusa che aveva molta esperienza in materia politica. Una sera sì ed una no arrivava puntualmente la DIGOS e quando dopo quanche oretta venivano a dirmi lei può andare, solo perchè ero figlia di un poliziotto, gli rispondevo: No grazie resto! Poi arrivò il 1990, la "PANTERA", le facoltà occupate, le manifestazioni, nottate a discutere ed i servizi d'ordine. Anno indimenticabile, sicuramente ma, anche per certi aspetti un pò pesante.
Ed ero sempre più attivista e mia madre sempre più incazzata:-)
Vi sarete accorti che non ho ancora menzionato mio padre. Per fortuna mia padre è stato sempre molto più rispettoso della vita mia di quanto non lo sia stata mia madre.
Lui che nel 68-69 andava a manganellare gli studenti, ora si ritrovava faccia a faccia con me.
Però mi ha sempre detto: se senti di fare una cosa e lo senti dentro, va dritta per la tua strada.
Ed io ho fatto come lui mi ha detto, non mi sono mai girata in dietro, mai pentita di avere agito in qualche modo, di aver detto addio a qualcuno.
Come dico sempre il futuro è davanti a noi, il passato è il nostro bagaglio.

Un abbraccio affettuoso a tutti\e

8 commenti:

Arianna Pand ha detto...

Che mito tuo padre!
Ci si rilegge al rientro delle vacanze. Stavolta tocca a me salutare e prendere le valigie!
Ciaoooooo

Arianna Pand ha detto...

Ecco mi sono dimenticata di dirti che sono PAND :-)
Ari-ciaooooo

Anonimo ha detto...

* Pand...Buone vacanzeeeeeeeeeee smackkkkkkkkkkk!

Anonimo ha detto...

il bagaglio non è sempre facile da portare...sai devo dire la mia:))))se no che rompi sarei..baci da misty

giraffa.c ha detto...

Descrivendo la tua età difficile hai fatto una bellissima dichiarazione d'amore al tuo compagno, che bello:-) Lo so, sono una pallosissima romantica, uff..
P.S. mica male Firenze, la rivedrei altre mille volte!!

Anonimo ha detto...

La mia età più difficile è stata l'adolescenza. Sono stato di bestia in quegli anni. Soprattutto per problemi di ragazze. Brutti brutti, quegli anni.
Non ho capito a cosa ti riferivi con "quella del voto". A un post? Ciao.

Rampo ha detto...

Belli sti racconti, che bei colori e quanto poesia... Io ho avuto un adolescenza piu' difficile come metallaro che come comunista, ma il fatto di essere una super-secchia stemperava un po'... Poco ne'... Accidenti, sembra passato un secolo.

Anonimo ha detto...

cavolo è davvero una bella vita ,piena di cose e di voglia di fare,e di esperienze che aiutano indubbiamente a crescere.
Avrei voluto scrivere due righe della mia vita ma....è talmente semplice, piatta,senza mai un intoppo, addirittura a volte mi sento anche un po' cogli...per non essere neanche in grado di licenziarmi.

che amarezza!