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lunedì 13 agosto 2007

Ho tutto "... sotto controllo"

Buongiorno carissimi e buon inizio settimana,

A proposito dei bellissimi comizi che avete lasciato nel mio articolo, vi ringrazio di cuore e oggi stesso provvederò a rispondere, con un comizio, naturalmente:-))))))
Davvero siete fantastici e questo scambi di idee così sentito, viene dalle Vs idee.
Cosa c'è di più bello delle nostre idee, del poterle esprimere liberamente e senza paura?
Ho notato che le visite al post non coincidono affatto con il numero dei messaggi lasciati; questo di solito succede, non mi meraviglio molto ma, quando trattasi di politica e di idee ci fosse mai stato un fascita che sia intervenuto a dire la sua...ne sent quasi quasi la necessità.
Eppure esistono, lo vediamo ogni giorno no? Hanno anche loro dei blogs ma, la differenza, tra noi e loro sta nel fatto che mentre noi non temiamo di opinare, loro opinano agendo:-)!

Dunque ieri, sono stata a Brescia, alla presentazione del libro "Le carceri speciali", scritto da Renato Curcio, quinto libro facente parte di un progetto curato da Maria Rita Prette.
Manco a dirlo lo presentava l'autore.
Cavoli lo avevo già incontrato anni fa ma non lo avevo mai visto senza barba:-)))!
I suoi occhi sono sempre quegli occhi scuri, curiosi, intelligenti e scintillanti di sempre.
Abbiamo scambiato qualche parola prima dell'inizio della conferenza ma non mi ero resa conto di avere accanto Oreste Scalzone fondatore di Potere Operaio rimasto in Francia un bel pò di anni grazie alla legge Mitterand sull'accoglienza per motivi politici...irriducibile contestatore:-)! Renato invece, pare, un uomo pacato, riflessivo, sagace, che non dimostra affatto la sua età, nonostante i capelli ormai, quasi tutti bianchi.
Mi ha firmato il libro molto gentilmente e poi l'inizio della conferenza.
Dopo le presentazioni del moderatore e di un avvocato che, negli anni '70 erano studenti impegnati in politica e avevano anche loro vissuto qualche mese dietro le sbarre, inizia la presentazione del libro.
La premessa mi è piaciuta per due motivi: la prima che riferendosi a coloro i quali, come lui avevano un certo passato, avevano deciso di non parlarne più. La seconda, relativa alla prima, avevavo preso tale decisione perchè di BR se ne parla troppo anche oggi e senza motivo; si fa un uso e abuso di questa sigla, BR.
Bene a questo punto è come ho sempre detto io! Nessuno ha passato il testimone a questi che si definiscono nuove brigate rosse. E siccome in Italia si può di tutto e di più...lascio a Voi decidere il resto.
Mi sono resa conto di non conoscere avvenimenti come il "Massacro di San Vittore", dove molti detenuti furono massacrati a botte e , furono talmente tanti da dover essere ricoverati anche in strutture ospedaliere fuori zona perchè a quanto pare non c'era più posto in quelle de circondario.
Non conoscevo, come molti credo, i "Braccetti delle Morte", termine coniato dai detenuti stessi.
Ora, perchè non conosciamo queste situazioni?
Semplice, perchè i detenuti che vi andavano incontro erano "semplici" detenuti; carcerati per reati minori, gente che non aveva un nome altisonante come quelli che stavano dentro per banda armata o terrorismo, per cui, una volta fuori, si facevano i caxxi loro e via!
Il progetto che la cooperativa, Sensibili alle Foglie, sta portando avanti sta proprio nel ricercare queste persone ed avere una loro testimonianza.
Dimostrare che se nel '69 la legge carceraria si rifaceva ancora a quella del 1931, quindi legge fascista, passando per la riforma del '75 con il famoso Art.90(articolo capestro), si arriva alla legge Gozzini dove in pratica l'Art.90 viene trasformato nell'Art.41 bis!
Ora, niente da ridire se un mafioso o un terrorista incappano, nell'ISTITUZIONE più che nell'Art. 41 bis ma, la cosa che non mi piace affatto e che a dire il vero non sapevo è che questo parla di "categorie"; in poche parole nell'Art. 41 bis potrei incappare anche io solo perchè sto scrivendo questo allo Stato sta sulle @@! Un Rom, un Senegalese, un comunista qualsiasi, tutti insomma potremmo essere validi per un regime di carcere speciale.
Ehhh No! Io, da cittadina, devo sentirmi protetta dallo Stato, non avere paura di esso.
Proviamo a rivedere questa legge per cortesia? Togliendo le categorie e fissando dei punti fermi che individuino solo chi effettivamente lo merita?

Ok le discussioni sono aperte...Buona giornata:-)

11 commenti:

Rampo ha detto...

Ciaooo!! Mi sono permesso di citare te e Celia in un post in cui parlo piu' diffusamente del mio sentire dell' argomento "indipendenza", vi aspetto per un contributo prezioso. Andrea (kebabcompleto.blogspot.com)

Anonimo ha detto...

Oh compagna...ovunque io vada, non solo blog, ecco che il mio parlare di indipendenza della Sardegna scuote anima e mente.
Penseranno questa è matta!
Per inciso i matti qui in terra di Ichnusa sono davvero tanti ma non abbastanza. Ci sono anche quelli che si chiamano fuori e quelli che di Nazione non ne vogliono sentir parlare o meglio fa comodo che non se ne parli.
La Sardegna ha solo il difetto di essere costituita da un popolo non unito altrimenti a quest'ora non saremmo qui, anzi non sarei qui a spiegare di Nazione e Indipendenza.
Cara Compagna spero, anzi ne sono certa, che tu capisca la nostra causa che non è poi tanto diversa da quella di altri popoli.
E' difficile lo so quando non si è sardi abbracciare e capire certe cose, ma l'importante, è che si guardi verso il nostro sentire e la nostra realtà con profondo rispetto.
Faro' una visita al tuo commentatore Andrea. Siamo state citate. Io sono citata sempre in molti post alcune volte solo pechè pare che io "scassi un po' i cosiddetti". Come disse un signore non proprio simpatico, anzi per nulla, signore mi sembra anche un complimento azzardato...molti nemici molto onore.
Non è il caso del tuo commentatore sia chiaro...il suo citarci pare ci porti ad affrontare discorsi interessanti da cui, ovvio, non mi tiro indietro.
Il confronto è il sale della vita.
Ciao Compagna...
Saludos da 'e s'isula.
Celia
http://radioribelle.blog.tiscali.it

Grazia ha detto...

oddio...ma quanto scrivi!! per fortuna ci sono io a compensare...per ora mi limito a sperimentare..:-)...
domani leggo tutto con calma..ora devo sistemare il blog di Azzurra..
a proposito passa da me in Tiscali...:-)
un bacio...a presto

Anonimo ha detto...

ciao!
ricambio volentieri la visita e non appena avrò un pò di tempo ti leggerò con attenzione: ad una prima occhiata ho già intuito comunque che siamo sulla stessa lunghezza d'onda!
Un saluto, Annalisa

Anonimo ha detto...

Ciao cara...la cosa si fa seria qui...lo sai una cosa...a volte mi chiedo perchè sono capitata in quella generazione senza arte nè parte che ha vissuto da bambina certi eventi, e che ha sorvolato sull'impegno politico fondamentale durante la formazione del carattere di una persona....sento che mi manca qualcosa, anche se poi da grande ti ripigli, ti informi, leggi, ti fai un'opinione...ma èp diverso...manca la passione che ti è concessa solo nell'età giovanile...sarà per questo che compro libri di storia a più non posso...avessi tempo di leggerli come si deve...

Anonimo ha detto...

ecco non ho letto,ametto,sto in ferie,però torno.baci e buon ferragosto

Anonimo ha detto...

Cara A., innanzitutto un sincero abbraccio.
Riguardo al libro del signor Curcio (che non ho alcuna intenzione di leggere..) mi piacerebbe sapere se vengono citate anche le gamibizzazioni, i ferimenti e le esecuzioni sommarie, perpetrate dai suoi adepti negli anni di piombo, nei confronti di operai, sindacalisti, professori universitari, poliziotti e carabinieri (poco più che ventenni e trucidati alle spalle.solo in gesto dimostrativo), giornalisti di qualsiasi orientamento politico, imprenditori.
Per quanto attiene le Br non ammetto in maniera assoluta il cosiddetto "revisionismo" e, per quanto mi riguarda, il signor Curcio ed i suoi degni compari (non compagni!!!) dovrebbero almeno avere almeno la decenza, visto che non hanno pagato mai abbastanza per lo scempio da loro attuato, di starsene in rigoroso silenzio e tutti noi dovremmo invece tenere sempre vivo il ricordo di quegli anni che oltre a devastare le vite di innocenti hanno fortemente boicottato e leso
l'ideologia di sinistra.
Con sincero affetto
Antonio

Anonimo ha detto...

..siamo lieti d'invitarti a leggere le ultime notivà sui piccoli Sara e Roberto...
un caro saluto.
ilgiardinodelcuore
lavocedellacoscienza

Anonimo ha detto...

Ciao Compagna...anche tu quindi hai passato il Ferragosto a casa? Ah...che agonia...beh lo dico per me... ho un concorso a breve...e così libri e tanto caffè. Spero di arrivare preparata beh..con tutta la caffeina almeno sveglia...anzi di sicuro.
Basitteddu dalla Sardegna!
Celia
http://radioribelle.blog.tiscali.it

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo su quanto hai detto:
1. La responsabilità di inaugurare la rivoluzione culturale non si può scaricare sui professori. E' uno sforzo che dobbiamo fare tutti, anche secondo le modalità prescritte nei dieci comandamenti che hai letto settimane fa.
2. Non dobbiamo limitare la lotta a una lotta contro la precarietà, trattasi di qualcosa di be più ampio.
3. Non mi piace la tua polemica nei confronti delle nuovi generazioni, ti ricordo che io ho 17 anni (anche se ancora per poco), e Andrea ne ha 18 (da poco), quindi evitiamo di fare facili generalizzazioni!
Radio Onda d'Urto ogni tanto me la sento su internet (abito a Roma), l'apprezzo anche se non ne vado matto.
4. La Rivoluzione armata non si può fare dove non c'è stata una rivoluzione culturale.

Tuttavia su un punto ti do ragione: giusto il 20% della popolazione effettivamente avrebbe il coraggio di insorgere. Essendo il 33% della popolazione proletariato, e il resto borghesia.
La Rivoluzione vera e propria la vedremo a Sud, ma noi dobbiamo aiutare loro, come loro aiuteranno noi.
Altrimenti le cose si ripeteranno tragicamente.
Ciao!
Torna a trovarci quando vuoi!

Anonimo ha detto...

ohi ohi, ho letto con attenzione post e commenti, ma che dispersione!
capita nei blog, del resto. inevitabile.

sul tema ne so poco, di carceri diciamo pure che non so nulla e per fortuna non ho mai avuto la necessità di informarmi seriamente.

sulle br invece da dire ce ne sarebbe. sia sulle vecchie che sulle nuove.

un po' di tempo fa ho visto una trasmissione sull'argomento che mi ha molto colpito. non sto qui a tediare tutti raccontando i contenuti, ma ti rimando a questo mio post che ne è scaturito. ero rimasto molto colpito da quel dibattito e credo che questo emerga bene nel post.

tieni conto che io sono troppo giovane per conoscere quegli anni direttamente, ma anche per avere amici che li possano aver vissuti. sono arrivati a me di rimbalzo attraverso una intera generazione..

comunque condivido il pensiero che le nuove BR non siano una riedizione delle vecchie BR quanto un tentativo di ottenere attenzione usando un nome noto.