Image hosted at bigoo images

Questo Blog lo dedico a Giorgiana Masi e Francesco Lo Russo

"Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.” J.O.
.
.


Là, dove la gente scappa per paura della guerra, arriviamo noi a salvare vite umane!
Sosteniamo Emergency : c/c postale intestato a Emergency n° 28426203 Dall'1 al 31 ottobre invia un sms al 48587 per sostenere il centro SALAM di Cardiochirurgia.

Da settembre, PeaceReporter ogni mese.

Per informazioni e abbonamenti digita il sito www.peacereporter.net Un punto a favore della PACE!

...non ho dimenticato Stalin!

Per lui sei importante: Non abbandonarlo MAI!

mercoledì 3 ottobre 2007

24 febbraio 2004: STRAGE DEL CESSNA

Era il 24 Febbraio del 2004 quando un piccolo aereo Cessna si e'
schiantato sulle montagne dei sette fratelli dietro Cagliari.
L'aereo era condotto da due piloti professionisti ed uno in volo di
addestramento e trasportava due cardiochirurghi e un tecnico dell'ospedale
Brotzu di Cagliari, che portavano con loro un carico prezioso: un cuore
appena espiantato a Roma, destinato a un paziente di Cagliari in attesa di
trapianto.
Tutti morti, sei persone. Perduto il cuore pronto al trapianto e del
paziente che lo attendeva nulla sappiamo.
Si disse subito: " una tragica fatalità ", il giorno le cime dei sette
fratelli erano avvolte da una fitta nebbia, anche se era ben strano che dei
piloti esperti, proprio quel giorno avessero scelto di volare a vista sopra
le cime di quelle montagne, anziché seguire la rotta usuale che passa sul
mare, in prossimità di capo Carbonara
(unione sarda del 25 Febbraio 2004).
In effetti nei giorni successivi i familiari ipotizzarono che quella del
pilota non fosse stata una scelta, ma che fosse stato costretto a seguire
quella rotta rischiosa e difficile a causa di esercitazioni militari che
impedivano di seguire la rotta ordinaria.
In pratica all'origine della strage del Cessna ci sarebbero state le solite
manovre militari che si irradiano dalla base di Decimomannu verso i vari
poligoni sardi (Quirra, Capo Frasca, Teulada). All'epoca pero' questa rimase
una ipotesi che, per quanto verosimile, rimaneva legata alle dichiarazioni
dei familiari, nessun giornale diede notizia di un seguito investigativo.

Due anni dopo un piccolissimo trafiletto (Giornale di Sardegna del 28
Settembre 2006) dava notizia invece che non solo l'ipotesi della strage
dovuta ai militari era fondata, ma che due graduati di Decimomannu erano
sotto inchiesta e si erano rifiutati di rispondere al giudice che li
indagava. Dopo un altro anno un piccolo articolo (Giornale di Sardegna del
20 Settembre 2007) ci dice che i due sono stati rimandati a giudizio per
omicidio colposo proprio per aver causato la strage del Cessna e che il loro
processo incomincerà a Dicembre.

Allego i due articoli del Giornale di Sardegna, mi sembra che nessun altro
quotidiano sardo abbia pubblicato nulla a proposito di questa inchiesta.

Naturalmente quello che si puo' leggere su questi articoli e' ben poco,
giusto che i due sono stati rinviati a giudizio, mentre molte altre
questioni fondamentali rimangono aperte:
- Quel giorno erano in corso esercitazioni ?
- Che ruolo avevano i due graduati indagati ?
Come mai hanno avuto il potere di deviare la rotta del piccolo aereo dei
chirurghi ?
In sostanza rimane da capire quali siano le responsabilita' dei militari, al
di la' della responsabilita' personale dei due indagati, in questa piccola
Ustica Sarda.

Sarebbe opportuno che chi ha qualche altra informazione la condivida e che
il movimento antimilitarista sardo segua attentamente l'evolversi di questa
triste vicenda.

Il Giornale di Sardegna 28 Settembre 2006

Strage del Cessna

I militari indagati

non rispondono.

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere il

tenente colonnello Bruno Scatena (difeso da Massimiliano Ravenna)

e il maresciallo Antonio Caponigri (legali Luigi Perra e Maria Bernarda Sanna).

I militari sono indagati per la strage del Cessna del 24 Febbraio 2004,

in cui morirono i chirurghi Alessandro Ricchi e Antonio Carta, il

tecnico del Brotzu Gianmarco Pinna, il pilota austriaco

Helmut Zulner, Thomas Giacomuzzi e Daniele Giacobbe.



Il Giornale di Sardegna 20 Settembre 2007

Tribunale. Ieri l'udienza preliminare: chiesto il rito abbreviato

Tragedia del Cessna

a giudizio i militari:

Dovranno rispondere della morte di sei

persone tra cui il cardiochirurgo Ricchi

Alessandro Zorco

alessandro.zorco@epolis.sm


Hanno chiesto il rito abbreviato i legali dei militari della
base di Decimomannu accusati di aver causato la tragedia
in cui persero la vita il 24 febbraio 2004 il cardiochirurgo del
Brotzu Alessandro Ricchi, il perfusionista Gian Marco Pinna,
il chirurgo Antonio Carta e i piloti Helmut Zulner, Thomas Giacomuzzi
e Daniele Giacobbe.
Nell'udienza preliminare il gup Giovanni Lavena ha rinviato
a giudizio (il 5 dicembre) il tenente colonnello Bruno Scatena,
difeso dall'avvocato Massimiliano Ravenna, e il maresciallo
Antonio Caponigri, assistito da Maria Bernarda Sanna
e Gianluigi Perra. Per il pm Rossana Allieri, i militari sarebbero
responsabili di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
In pratica, lo schianto del Cessna in cui viaggiavano Ricchi e
la sua equipe (di ritorno da Roma dove si erano recati per prelevare
un cuore da trapiantare a un paziente sardo) sui Sette
Fratelli, sarebbe stato causato dall'autorizzazione data dai
militari al pilota a procedere col volo a vista ("visual approach").
Di diverso avviso i legali che hanno chiesto l'interrogatorio
dei militari e si appellano alla perizia prodotta dal pm che -
sostengono - riconduce la disgrazia a un errore del pilota.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il primo commento lo lascio io.

Il Ministero della sanità, tra il 26 ed 27 di febbraio, senza ancora nessun riscontro da parte di chi eseguiva le indagini, dichiarava: Errore del pilota, volava troppo basso!

Complimenti all'ex Ministro Sirchia ed ai suoi collaboratori dalla palla di vetro che hanno risolto il caso immediatamente.
Ncsi al confronto impallidisce.

Solo una domanda(inutile anche questa): come mai tutto ciò risulta su Google, ma stranamente quando ti riporta al sito, proprio quella dichiarazione non è più presente nell'elenco. E' stata, forse, "asportata"?. Meglio parlare in termini chirurgici o militari? Perchè, se dovessi parlare in termini militari-governativi, dovrei dire "rimossa" volontariamente per non farsi fiondare addosso una marea di Cessna senza nessuno a bordo.
;-(

Rampo ha detto...

Che tristezza, i soliti muri di gomma. E proprio quando ci si aspetta dalla sinistra trasparenza su queste cose, si ottiene un'altra delusione. Cosi' per Carlo Giuliani o Bolzaneto, cosi' per le intossicazioni nucleari delle basi NATO, cosi' per Ustica, etc etc etc... Chi protegge cosa, da chi? "The truth is out there"

Anonimo ha detto...

Passa da me, c'è un premio per te

Anonimo ha detto...

Mi dispiace veramente leggere dei soliti sospetti sui militari. Sarà la voglia di vedere complotti ovunque...... e mettiamoci in po di americani, di soldati prezzolati, a volte qualche scia chimica..

mi dispiace veramente continuare a leggere le solite banalità,
Strage!, e mai incidente...

Comunque se vuoi leggere la sentenza completa e giudizi ( di parte, ma autorevoli) lì puoi trovare sul sito: www.anacna.it